''TANTO E’ UN MALATO MENTALE…'' Una testimonianza contro la contenzione
Riceviamo dal Collettivo Artaud e pubblichiamo una testimonianza contro la contenzione meccanica:
“Tanto è un malato mentale”
Due anni fa, nell’estate 2019, ero ricoverato a seguito di una mia richiesta (TSV) in un reparto psichiatrico fiorentino. Un pomeriggio, durante il ricovero, ho trovato una porta finestra del reparto che doveva essere chiusa (secondo la politica della struttura), completamente spalancata. Mi sono avventurato sul balcone per curiosità. In seguito ho riferito il fatto ad un operatore.
Lui si è consultato con lo
psichiatra in turno, che ha preso una decisione risolutiva: ha stabilito
che sarei stato trasportato d’urgenza in un altro reparto psichiatrico,
legato a letto per tutta la notte. Una specie di punizione esemplare…
Tanto è un malato mentale!
Così è avvenuto. Quando sono stato
informato dallo psichiatra della sua decisione, ha sostenuto fermamente
la tesi, davanti all’ operatore, che io avessi rotto con le mani i due
lucchetti che chiudevano la porta.
Sarebbe interessante entrare in
possesso del “verbale” con cui questi signori si sono liberati della
loro responsabilità. Ma questo non può avvenire perché nessun tribunale
autorizzerebbe una richiesta del genere senza valide prove… Tanto è un
malato mentale!
Ho subito varie ingiustizie nella
mia vita, e questo capita a molte persone. Ogni tanto, ma solo per fatti
gravissimi, nel mondo psichiatrico avvengono delle inchieste. Nel mio
caso il problema è soltanto una ferita difficile da rimarginare, una
delle tante, che mi ritorna indietro
come uno sputo in faccia. Non posso fare altro se non testimoniarlo.
Rigorosamente senza fare nomi, per evitare ritorsioni.
Tanto è un malato mentale.
Anonimo
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