mercoledì 2 agosto 2017

Processo Stefano Biondo

LA VERITA' PUO' ATTENDERE ?
Il Comitato Iniziativa Antipsichiatrica è parte civile a fianco dell'associazione Astrea e della sua presidente, Rossana La Monica, nel processo che vede imputato un infermiere del reparto di psichiatria di Siracusa che è accusato di aver causato la morte di Stefano Biondo, per soffocamento da compressione della gabbia toracica, il 25 gennaio del 2011, durante manovre usate dallo stesso per immobilizzarlo.
Rossana La Monica, sorella di Stefano Biondo, ha vissuto i momenti che hanno preceduto l'evento fatale e ha raccontato in aula di aver trovato il fratello immobilizzato per terra, con le mani legate dietro la schiena con un filo della luce e con l'imputato ancora intento a trattenerlo bloccato per terra, già in chiara crisi respiratoria.
Intorno al corpo morente di Stefano, ad assistere alla manovra dell'"esperto" infermiere psichiatrico, operatori e responsabili della struttura di accoglienza presso cui Stefano era ospite da appena un giorno, ma che durante il processo hanno avuto difficoltà a ricordare e ricostruire quanto accaduto.

L'infermiere imputato non è stato mai sospeso dal servizio. L'indagine interna dell'Asp è stata chiusa con il suggello del Direttore del Dipartimento Salute Mentale (esponente del Forum Salute Mentale Sicilia) che parla di "una serie di eventi avversi e accidentali". L'infermiere è stato destinato ad altro incarico (Unità Operativa Formazione) (sic).
Il processo intanto che ha subito un rallentamento in fase istruttoria a causa della richiesta di archiviazione avanzata dal PM incaricato, è in procinto di andare in prescrizione (luglio 2018) senza che venga appurato cosa sia davvero accaduto quel giorno e le responsabilità di chi è accusato.
La prossima udienza è fissata per il 20 novembre 2017
(nella foto: Rossana La Monica a consulto con l'avvocato Romano, legale del Comitato Iniziativa Anti psichiatrica)

fonte: Comitato Iniziativa Antipsichiatrica