L'ultimo Rapporto del Garante nazionale denuncia una storia di tortura,
segnalata dalla nostra Associazione all'ufficio del Garante, perpetrata
per anni sulla pelle di C.T., detenuto siciliano di 56 anni che fino al
15 ottobre si trovava nel carcere di Voghera, in uno dei braccetti
"speciali", quelli dell'isolamento totale. E proveniva da un altro
isolamento totale, quello del 41bis dove, probabilmente, avrà cominciato
ad avere i primi sintomi di instabilità psichica. Poi altri 5
lunghissimi anni, dal 2011 al 2016, in cui ha vissuto in isolamento
totale, affetto da gravissime patologie psichiche, in condizioni di
assoluto degrado, senza assistenza sanitaria adeguata e senza incontrare
anima viva al di fuori degli agenti e (forse) qualche medico, ma ne
dubitiamo.
La descrizione data di quest'uomo, e delle condizioni in cui era tenuto,
lasciavano immaginare un uomo delle caverne: nudo, barba lunghissima,
sporco, con gravi problemi psichici e privo di contatti umani. Chi ci
avvisò ci mise anche in guardia: "attenti perché se vi mettete su questa
storia vi tirerete addosso i servizi".
Con la massima discrezione abbiamo contattato il Garante ed anche un
parlamentare perché questa storia doveva essere verificata e denunciata.
Purtroppo il parlamentare volle far fare "opportune verifiche"
trattandosi di una persona incriminata per mafia, come se ci fosse una
legge che legittimi la tortura a seconda del titolo del reato,
appellandosi alla "legalità"!
Il parlamentare non intervenne in compenso, probabilmente facendo
qualche ricerca, mise la pulce nell'orecchio all'amministrazione
penitenziaria permettendogli di "correre ai ripari" onde evitare che le
condizioni di C.T. venissero riscontrate oggettivamente da qualche altro
parlamentare o dal garante stesso. Il garante invece, per come si
evince anche dalla relazione, è arrivato "tardi", C.T. era stato
trasferito, guarda caso il giorno prima, per "osservazione psichiatrica,
fino a miglioramento del quadro clinico" presso il Lorusso-Cutugno di
Torino.
Detenuto C.T. trasferito e cartella clinica penitenziaria magicamente
cancellata dal personale di Voghera il giorno stesso del trasferimento,
quasi a voler cancellare ogni traccia della sua permanenza. Inoltre,
l'autorità del garante è stata completamente ignorata, quasi Voghera
avesse un regolamento e delle norme a se rispetto al resto del
territorio italiano. Ma non ci meravigliamo, nei mesi scorsi abbiamo
supportato i detenuti che hanno denunciato le violazioni delle norme
costituzionali e dei diritti minimi dei detenuti, confermate dalla
Garante Provinciale, appellandosi alle massime cariche dello Stato
affinché cessasse questo stato di cose. Ora una ulteriore conferma. Noi
ci chiediamo il perché.
Non è normale che l'amministrazione penitenziaria violi persino i suoi
stessi regolamenti, l'isolamento per motivi disciplinari infatti è
ammesso per non più di sei mesi, rinnovabile ma non all'infinito. E
allora ci chiediamo quali sono le motivazioni reali che spingono lo
Stato a rischiare così tanto? Quali gli interessi? A chi o cosa questa
persona può fare male? Forse che una simile situazione confermerebbe che
il regime di 41bis e di isolamento è tortura che può portare anche alla
pazzia? Quello che si è operato a Voghera è stato un maldestro
tentativo di cancellare il "corpo del reato" perché tenere un uomo in
queste condizioni è tortura e, probabilmente, non è l'unico caso in
Italia.
Ma in Italia se chiedi l'elemosina sei perseguibile penalmente, se
invece torturi un uomo, chiunque esso sia, ti promuovono perché questo
reato semplicemente non esiste, però si pratica e si pratica nelle
strutture "legali" dello Stato, quelle atte a rieducare le persone che
hanno sbagliato ed a risarcire le vittime!
L'unica speranza è che questa persona possa essere adeguatamente curata,
magari anche con una sospensione della pena perché incompatibile col
regime detentivo. Ma anche di questo ne dubitiamo perché C.T. è uno di
quei detenuti cattivi e colpevoli per sempre, un ergastolano ostativo,
che non può sperare in nessuna clemenza, neanche in queste condizioni e
neanche dopo aver subito per anni torture che, purtroppo, non potranno
essere cancellate come la sua cartella clinica
FONTE: www.yairaiha.org
Grazie al Collettivo Senza Numero per la segnalazione
1 commento:
qua l'articolo originale dell'associazione yairaiha onlus che ha raccolto e trasmesso la segnalazione e ha scritto l'articolo. http://www.osservatoriorepressione.info/degrado-tortura-nel-carcere-voghera/
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