SALERNO
- Due medici condannati in appello per la morte del maestro Franco
Mastrogiovanni, avvenuta nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo
della Lucania dopo un calvario di quattro giorni e capace di commuovere
l’intera Italia, vengono «premiati» dall’Asl Salerno che li assume a
tempo indeterminato.
La stessa Azienda che si è costituita parte civile, e anche in secondo grado ha avuto il riconoscimento del risarcimento,
ha stabilizzato due psichiatri coinvolti nel processo. Si tratta di
Raffaele Basso e Americo Mazza entrambi in servizio presso l’Unità
operativa di Salute mentale di Sant’Arsenio. Basso fu condannato in
primo grado a quattro anni per falso in cartella clinica: in appello, la
pena è stata ridotta a due anni. Mazza, in primo grado fu condannato
con la stessa accusa a tre anni rimodulata ad un anno e dieci mesi. Un
appello giunto meno di dieci giorni fa proprio come la riapertura del
Reparto ospedaliero di Vallo della Lucania che segnava un cambio di
passo. Un simbolo della rinascita.
La scelta di assumere i due medici,
condannati ma in attesa di sentenza definitiva, «viaggia su binari
indipendenti, che si basa su requisiti diversi», come
sottolineano dall’ufficio legale dell’Asl. Mentre il direttore generale,
Antonio Giordano, chiosa in modo diplomatico: «Dopo la morte del
professore Mastrogiovanni l’Azienda di Salerno decise un programma di
ristrutturazione dei servizi psichiatrici ospedalieri e trasferì il
personale di quel reparto (Vallo della Lucania,ndr) presso il presidio
di Sant’Arsenio. Lo stesso personale, medico ed infermieristico, ha
lavorato negli ultimi quattro anni presso il servizio ospedaliero di
Sant’arsenio. La magistratura ha giudicato e noi ne prendiamo atto. Quel
personale medico lavora ora in altri servizi del dipartimento di salute
mentale. E la Asl è impegnata in un percorso di umanizzazione e di
specializzazione della cura nelle fasi e nelle sedi dove si gestisce la
crisi psichiatrica».
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