PERUGIA
SABATO 29 NOVEMBRE
c/o il Circolo Island in via Magno Magnini
alle ore 17 la
presentazione di 2 libri:
"MEDICI SENZA CAMICE. Pazienti
senza pigiama"
socioanalisi narrativa
dell'istituzione medica.
Autori vari
Edizioni Sensibili Alle Foglie
"ELETTROSHOCK"
La storia delle terapie
elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute."
a cura del Collettivo Antipsichiatrico
Antonin Artaud
Edizioni Sensibili Alle Foglie.
A
seguire dibattito con gli autori e Nicola Valentino di
Sensibili alle Foglie e
l'Associazione InclusoMe.
ore 20 cena vegana di autofinanziamento.
per info:
ore 20 cena vegana di autofinanziamento.
per info:
inclusome@yahoo.it
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org
giovedì 20 novembre 2014
PERUGIA: SAB 29 NOVEMBRE: presentazioni di "ELETTROSHOCK" e di "MEDICI SENZA CAMICE"
PERUGIA SABATO 29 NOVEMBRE c/o il Circolo Island in via Magno Magnini
alle ore 17 la
presentazione di 2 libri:
"MEDICI SENZA CAMICE. Pazienti
senza pigiama"
socioanalisi narrativa
dell'istituzione medica.
Autori vari
Edizioni Sensibili Alle Foglie
Questo
libro è il frutto di un cantiere di socioanalisi narrativa voluto da
un gruppo
di studenti di medicina e di medici specializzandi per indagare e raccontare i limiti
dell'istituzione medica. .La raccolta narrativa e la riflessione collettiva hanno individuato
due grandi aree tematiche: i dispositivi della formazione medica e la forma istituita della
relazione medico-paziente. Ci si è soffermati perciò sulle modalità della formazione dei
medici al loro ruolo e all'identità di gruppo e ci si è interrogati sulla costruzione del paziente
come oggetto passivo, osservando come questa modalità relazionale sia fonte
di un malessere aggiuntivo per la persona ammalata. I partecipanti al cantiere, infine, hanno
provato a immaginare parole nuove e momenti formativi autogestiti, orientati a relazioni di
cura rispettose, paritarie e non passivizzanti. Relazioni che vedano protagonisti
medici senza camice e pazienti senza pigiama.
di studenti di medicina e di medici specializzandi per indagare e raccontare i limiti
dell'istituzione medica. .La raccolta narrativa e la riflessione collettiva hanno individuato
due grandi aree tematiche: i dispositivi della formazione medica e la forma istituita della
relazione medico-paziente. Ci si è soffermati perciò sulle modalità della formazione dei
medici al loro ruolo e all'identità di gruppo e ci si è interrogati sulla costruzione del paziente
come oggetto passivo, osservando come questa modalità relazionale sia fonte
di un malessere aggiuntivo per la persona ammalata. I partecipanti al cantiere, infine, hanno
provato a immaginare parole nuove e momenti formativi autogestiti, orientati a relazioni di
cura rispettose, paritarie e non passivizzanti. Relazioni che vedano protagonisti
medici senza camice e pazienti senza pigiama.
"ELETTROSHOCK"
La storia delle terapie
elettroconvulsive e i racconti di chi le ha vissute."
a cura del Collettivo Antipsichiatrico
Antonin Artaud
Edizioni Sensibili Alle Foglie.
Questo
libro propone un viaggio nella storia delle shock terapie, che
precedono
e accompagnano l'applicazione della corrente elettrica al cervello degli esseri umani,
per provocare uno shock, ritenuto appunto "terapeutico". Il collettivo antipsichiatrico
Antonin Artaud documenta come l'elettroshock non sia un metodo desueto, ma come
esso continui ad essere utilizzato anche in Italia, dove lo si pratica in più di novanta
strutture pubbliche e private. Per sfatare il mito che le shock terapie, comprese quelle
elettroconvulsive, siano barbarie di altri tempi, gli autori propongono le testimonianze
di persone in carne ed ossa, vive e vegete, che sono state sottoposte all'elettroshock.
Inoltre ci informano che viviamo in un Paese nel quale vietare queste pratiche è stato
dichiarato incostituzionale. Questo lavoro vuole essere uno strumento per ampliare la
riflessione e il confronto sul delicato tema dei metodi terapeutici ai quali le persone,
soprattutto quelle vittime di etichette psichiatriche, vengono costrette, il più delle volte
senza esserne nemmeno informate.
e accompagnano l'applicazione della corrente elettrica al cervello degli esseri umani,
per provocare uno shock, ritenuto appunto "terapeutico". Il collettivo antipsichiatrico
Antonin Artaud documenta come l'elettroshock non sia un metodo desueto, ma come
esso continui ad essere utilizzato anche in Italia, dove lo si pratica in più di novanta
strutture pubbliche e private. Per sfatare il mito che le shock terapie, comprese quelle
elettroconvulsive, siano barbarie di altri tempi, gli autori propongono le testimonianze
di persone in carne ed ossa, vive e vegete, che sono state sottoposte all'elettroshock.
Inoltre ci informano che viviamo in un Paese nel quale vietare queste pratiche è stato
dichiarato incostituzionale. Questo lavoro vuole essere uno strumento per ampliare la
riflessione e il confronto sul delicato tema dei metodi terapeutici ai quali le persone,
soprattutto quelle vittime di etichette psichiatriche, vengono costrette, il più delle volte
senza esserne nemmeno informate.
A
seguire dibattito con gli autori e Nicola Valentino di Sensibili alle
Foglie
che
ha curato le edizioni e l'Associazione InclusoMe.
ore 20 cena vegana di autofinanziamento.
Indicazioni stradali:
In auto:
Sia da nord che da sud
E45 Uscita Madonna Alta seguire direzione Stadio Renato Curi
proseguire per via Cortonese al semaforo andare a destra,
prima uscita della rotonda la prima strada in salita sulla sx è l'ingresso
del parcheggio del Circolo Island.
in alternativa parcheggiare la macchina nel parcheggio
antistante lo stadio e prendere il minimetrò.
Scendere alla stazione Madonna Alta.
Per chi viene in treno:
ore 20 cena vegana di autofinanziamento.
Indicazioni stradali:
In auto:
Sia da nord che da sud
E45 Uscita Madonna Alta seguire direzione Stadio Renato Curi
proseguire per via Cortonese al semaforo andare a destra,
prima uscita della rotonda la prima strada in salita sulla sx è l'ingresso
del parcheggio del Circolo Island.
in alternativa parcheggiare la macchina nel parcheggio
antistante lo stadio e prendere il minimetrò.
Scendere alla stazione Madonna Alta.
Per chi viene in treno:
per info:inclusome@yahoo.it
antipsichiatriapisa@inventati.org
www.artaudpisa.noblogs.org
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