di Arthur Evans
[...]Nel corso della sua storia, il militarismo radicato nel governo americano ha avuto un’influenza profonda sui valori dell’America. Ha inciso sul modo con cui gli americani considerano la natura, le altre persone, i loro corpi e i ruoli sessuali. Un effetto facile da notare l’ha avuto sul concetto che gli americani hanno di salute mentale, che si riflette nel movimento psichiatrico americano. Il padre delle psichiatria americana è stato Benjamin Rush, vissuto dal 1746 al 1813. Rush era il Generale Medico dell’esercito continentale. Era un uomo che credeva nella disciplina severa, nell’uso della violenza contro i pazienti malati di mente. Ha condannato sia la masturbazione sia la sodomia. Credeva che avere la pelle nera fosse una malattia. Ha rinchiuso il proprio figlio in manicomio per 27 anni. Oggi è tenuto in grande considerazione da molti psichiatri americani.
L’Associazione Psichiatrica Americana pubblica periodicamente una lista ufficiale dei disturbi mentali, e come molti lettori sanno fino a tempi recenti comprendeva l’omosessualità (l’APA è stata costretta a fare un’inversione di rotta su questo argomento grazie all’azione di attivisti gay). Questa lista, paragonabile all’indice Vaticano (con la differenza che riguarda dei comportamenti invece che dei libri), ha delle origini militari. È stata sviluppata per primo dal Brigadiere Generale William C. Menninger, che era a capo della divisione psichiatrica dell’ufficio di Medicina Generale del governo USA durante la 2ª Guerra Mondiale. Prima che l’APA adottasse questa lista, veniva applicata da tutti i reparti delle forze dell’ordine. Il proposito era quello di eliminare gli uomini che non erano idonei al macello militare. Oggi almeno la metà di tutti gli psichiatri americani è impiegata nelle istituzioni. La stessa natura istituzionale dell’APA risale ai suoi inizi. Il suo nome originario era Associazione dei Sovrintendenti Medici delle Istituzioni Americane. La prima proposizione approvata pubblicamente da questo gruppo è stata la giustificazione dell’uso della violenza nel “trattamento”dei pazzi. In America molti manicomi sono governati secondo un modello militare (con gerarchie di comando, controllo centrale, la minaccia dell’isolamento forzato, ecc.)
Nel 1964 c’erano più persone rinchiuse in manicomio che in prigione.In Unione Sovietica la psichiatria ha un’identica connotazione militaresca, e viene adoperata anche per sopprimere il dissenso. Nella Germania nazista il ruolo principale nella costruzione e nell’uso delle camere a gas è stato ricoperto dagli psichiatri, e le loro prime vittime erano pazienti di manicomi. Un numero incalcolabile di gay e lesbiche sono state sterminate in queste camere a gas.Il militarismo americano ha influenzato il modo in cui gli americani consideravano la mascolinità, proprio come il militarismo dei romani aveva influenzato quella dei romani.
Nel corso della loro vita tutti gli uomini americani sono stati condizionati a considerare l’aggressività disciplinata come mascolina e a disprezzare l’effeminatezza, la giocosità, la passività e l’emotività manifesta; ad ammirare la durezza negli altri uomini; ad avere paura di tutte le cose che vengono considerate da effemminato; ad apprezzare i rapporti di dominio e di obbedienza; a provare entusiasmo nel vedere del dolore inflitto ad altri; ad eccitarsi per le uniformi; e ad essere capaci di adattarsi a operare in grandi istituzioni impersonali e gerarchiche. Gli uomini che hanno interiorizzato questi valori sono considerati perfettamente sani di mente dalla società americana. Ma questo è un concetto di salute mentale che sostiene la guerra. Quando arrivano gli ordini, questi uomini sani sono pronti a uccidere altri uomini a comando. Sono completamente impreparati a interagire con altri uomini in modo apertamente amoroso, caldo e sessuale. Per loro questa è pura follia. Fino a tempi molto recenti la maggior parte degli psichiatri sarebbe stata d’accordo.Gli StatiUniti sono una società presidiata. L’estensione del controllo del Pentagono e dei servizi segreti sulla vita degli americani è stato l’equivalente materiale di un colpo di stato militare. Come quando Cesare Augusto ha preso il controllo di Roma nel 27 a.C. così è oggi: il Senato continua a riunirsi, i tribuni del popolo vengono eletti, le corti pronunciano i verdetti, nuovi presidenti entrano in carica e tutte le forme esteriori appropriate vengono osservate. Ma dietro lo spettacolo del governo manifesto incombe l’opprimente potere istituzionale dell’esercito e dei servizi segreti. È vero, c’è ancora un grado di libertà di parola e pensiero, specialmente per la classe media e la classe privilegiata dei professionisti. Ma se un qualsiasi gruppo diventa una minaccia effettiva per il sistema -come nel caso del movimento nero negli anni ‘60 -presto si ritrova le sue organizzazioni infiltrate, le bombe piazzate negli uffici e i suoi leader uccisi.La storia del militarismo negli Stati Uniti, culminata nell’impero economico del Pentagono, non è un fatto sociale isolato. Il militarismo è collegato all’industrialismo. Inoltre, militarismo e industrialismo non sono presenti solo negli Stati Uniti. Fenomeni simili si possonoosservare in tutte le società “altamente sviluppate”, siano esse capitaliste o comuniste. Come il militarismo, l’industrialismo ha avuto un impatto devastante sulla nostra vita sensuale e sessuale. Fin dall’inizio dell’era cristiana è stata la singola forza maggiormente pervasiva nel mutilare la cultura gay. Non possiamo comprendere in modo adeguato l’oppressione dei gay nei tempi odierni senza aver capito il potere dell’industrialismo.L’industrialismo è il processo secondo cui le persone smettono di produrre le cose direttamente per soddisfare i loro bisogni immediati. Al contrario, le cose vengono prodotte da istituzioni specializzate e centralizzate. Le istituzioni produttive possono essere alquanto diverse (ad esempio fabbriche, università, governi) a seconda delle cose prodotte (automobili, conoscenza, leggi e ordine). In ogni società data, ci sono dei gradi in cui queste istituzioni specializzate e centralizzate controllano la produzione. Tra gli indiani d’America, ad esempio, in pratica non esistono istituzioni. Nell’America di oggi, invece, quasi ogni aspetto della vita è stato industrializzato. Quando la maggior parte della produzione di una società (di natura qualsiasi) è controllata da istituzioni specializzate, io definisco questa società industrializzata.Nella storia non esistono esempi documentati in cui un sistema di vita altamente industrializzato sia stato scelto liberamente da una società non industriale. In tutti i casi l’industrialismo è stato imposto alle persone dalla violenza delle istituzioni stesse. In Europa l’edificio dell’industrialismo è stato costruito sul sangue e sulle ferite di secoli di violenza cristiana. In America ha ottenuto il potere attraverso lo sterminio degli indiani e la schiavitù dei neri. In Russia è stato il frutto della feroce campagna di terrore condotta da Stalin contro i contadini. Oggi nel terzo mondo sta prendendo ovunque il sopravvento grazie al conflitto tra le ambizioni imperiali di America, Russia e Cina. In tutti i casi, il militarismo è stato il mezzo con cui l’industrialismo ha trionfato. Perciò l’industrialismo non è solo un sistema di produzione. È anche un sistema di potere. [...]
fonte: https://istrixistrix.noblogs.org
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