La lettura delle opere di Foucault e di Szasz viene
qui proposta per aprire una riflessione sulla teoria e soprattutto sulla
pratica psichiatrica. L'attenzione è posta sulla critica delle basi
epistemologiche di questa scienza, che a differenza delle altre branche
della medicina opera in assenza di riscontri biologici nella maggior
parte delle sue diagnosi, e sulle istituzioni psichiatriche. Di queste
ultime, luoghi come i manicomi e gli ospedali psichiatrici giudiziari o
dispositivi come il trattamento sanitario obbligatorio e la contenzione
farmacologica, viene messo in evidenza il carattere meramente
coercitivo, a partire dal "grande internamento" analizzato da Foucault.
Si considera inoltre il ruolo della psichiatria, come denunciato da
Szasz, nella tendenza a patologizzare l'intera gamma dei comportamenti
umani a scopi di controllo sociale. A fronte di queste analisi, l'Autore
prospetta una visione olistica del problema della malattia mentale,
promuovendo all'interno della psichiatria un dialogo che apra ad una
concezione bioetica dell'individuo.
Un momento di incontro e discussione proposto dal collettivo antipsichiatrico camuno
Inizio ore 21.00
Un momento di incontro e discussione proposto dal collettivo antipsichiatrico camuno
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