sabato 9 novembre 2013

CRASS e ANTIPSICHIATRIA

Fin dall'inizio dei tempi, lo strumento della malattia mentale è stato una potente arma politica contro chi cercava o operava il cambiamento sociale. Molte definizioni di “follia” sono contraffazioni con cui le autorità congedano coloro che osano mettere in discussione la realtà. Termini come schizofrenia, nevrosi e paranoia hanno un valore relativo. Non esistono prove fisiche per ognuna di queste “condizioni”; le definizioni variano da psichiatra a psichiatra e, diverse da paese a paese, dipendono da ciò che è considerato indesiderabile o sovversivo. A causa di questi differenti standard, le possibilità di essere diagnosticato schizofrenico in America sono più elevate che in Inghilterra e questo ha spinto uno psichiatra a suggerire che la cura migliore per molti pazienti americani affetti da disturbi mentali fosse di trasferirsi in Gran Bretagna. L'etichetta di “malattia mentale” è un metodo di condotta nei confronti di individui indesiderati che, ritenendo inaccettabili le condizioni imposte loro, sono considerati “agitatori” e “facinorosi” 

Il lavoro degli psicologi, in particolare di Freud, Jung e della scuola di pervertiti che si ispira ai loro insegnamenti , isolando 'stati mentali' e definendone alcuni “stati di follia”, ha escluso qualunque tipo di evoluzione del modo in cui vediamo, o potremmo vedere, la realtà. Se si consentisse alle persone di apprendere dall'esperienza della propria cosiddetta “follia”, invece di punirle per questo, nuove forme radicali di pensiero potrebbero essere sviluppate, nuove prospettive create e nuovi orizzonti raggiunti. In quale altro modo è cresciuta e si è sviluppata la mente umana? Quasi tutte le grandi conquiste sociali sono state ottenute da persone criticate, ridicolizzate e spesso punite nella loro epoca, salvo essere celebrate anni dopo la loro morte come “grandi pensatori”. Mentre la salute fisica e mentale diventa sempre più controllabile grazie ai farmaci e alla chirurgia, ci avviciniamo a un mondo in cui gli esseri umani potranno essere modificati e trasformati chimicamente. Un mondo di normali il cui unico scopo nella vita sarà servire il sistema in modo irragionevole. Il progresso cesserà e i bastardi avranno avuto la meglio sullo spirito umano.

 

Una volta che un paziente è etichettato come pazzo, può essere soggetto a una serie di odiose torture definite con eleganza “cure” dal servizio sanitario nazionale. Legato con cinghie e cinture, in camicia di forza, il corpo coperto di ecchimosi, la spirito esausto, rinchiuso in celle imbottite e silenziose fin quando l'odore delle sue feci lo tramuta in animale passivo. Costretto ad assumere farmaci che lo trasformano in zombie. Uno degli effetti collaterali del trattamento a lungo termine con questi farmaci è una grave tumefazione alla lingua. L'unica cura efficace è l'asportazione chirurgica: quale miglior modo di mettere a tacere qualcuno? L'elettroshock, adottato nei macelli dove prima che sia tagliata loro la gola i maiali sono storditi con un trattamento simile, è una pratica diffusa in queste strutture. L'elettorshock, che causa disorientamento e perdita di memoria, è una primitiva forma di punizione che poco ha a che fare con la scienza. Ma la cura “ultima”, il tour de force della professione psichiatrica è la lobotomia. Le vittime di questa pratica oscena subiscono l'asportazione di parti del cervello. I chirurghi che praticano questi interventi non hanno una precisa idea di ciò che stanno facendo: il cervello è un oggetto incredibilmente delicato di cui si conosce molto poco. E tuttavia, questi macellai di sentono qualificati a rimestare con i loro coltellacci nella testa delle persone, convinti di offrire “un servizio scientifico”. Le persone che subiscono questo trattamento muoiono frequentemente e chi sopravvive non può sperare di riprendersi dallo stato di stoltezza deliberatamente imposto.
Disgustosi esperimenti sono eseguiti quotidianamente sugli animali e gli esseri umani nel nome della 'ricerca medica'. Non è possibile raccontare quali orribili nuove forme di cura sono concepite in questo momento nei laboratori in tutto il paese. Nella Germania nazista le case farmaceutiche [come la I.G. Farben, oggi Bayer, quella dell'aspirina] che utilizzavano i prigionieri dei campi di concentramento come 'cavie' per nuovi prodotti. Ogni alcune di quelle stesse case farmaceutiche utilizzano per gli stessi stessi scopo i prigionieri nella carceri e negli ospedali.
I malati mentali, forse le persone più oppresse al mondo, subiscono questi trattamenti senza che l'opinione pubblica ne sia al corrente. Le società rinchiudono nei manicomi migliaia di persone colpevoli soltanto di avere messo in dubbio i valori imposti, dissidenti a cui è stato affibbiato il marchio di pazzi e messi a tacere, spesso per sempre, dalle cosiddette “cure”.
Penny Rimbaud
Batterista dei Crass
http://ita.anarchopedia.org/Crass

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