Riportiamo questo articolo di Mole24.it. Come spesso accade in questi casi ci dissociamo da un certo tipo di linguaggio utilizzato nell'articolo e da una serie di conclusioni tipiche dei media mainstream. La nostra volontà è solo quella di riportare i fatti ed i dati. Purtroppo, ancora una volta, ci tocca registrare che le persone più fragili sono sempre le prime a subire la repressione più di tutte e tutti.
A Torino sono in aumento i casi di Tso (trattamento sanitario obbligatorio), il comandante dei vigili Bezzon lancia l’allarme. Una decina di interventi solo ieri
Iniziano a palesarsi le conseguenze della quarantena forzata determinata dall’emergenza Coronavirus. Giorno dopo giorno si inaspriscono le misure di contenimento del virus e il contagio non accenna a rallentare. L’ultimo provvedimento riguarda la chiusura di parchi e giardini e il divieto di fare jogging (se non per sgranchirsi le gambe da soli rigorosamente sotto casa). Una misura ampiamente voluta dal presidente della Regione Alberto Cirio, che anzi non si accontenta e chiede di più.A Torino aumentano i casi di aggressività e scattano i Tso
Timori confermati da un evidente aumento dei casi di Tso (trattamento sanitario obbligatorio) effettuati dai vigili di Torino. Parliamo di tutti quei ricoveri forzati di pazienti che riscontrano problemi psichiatrici e che sono potenzialmente pericolosi per se stessi e per la comunità.Di solito, nel capoluogo piemontese si effettuano dai 180 ai 200 trattamenti all’anno (meno di uno al giorno). Ultimamente, invece, le chiamate di intervento “sono in preoccupante aumento”, come conferma Emiliano Bezzon, comandante della polizia municipale. Solo ieri sono stati eseguiti nove Tso a Torino. Una squadra speciale dei vigili, insieme al personale medico specializzato, si occupa di questi interventi. Da una settimana a questa parte hanno ricevuto numerose segnalazioni: soggetti aggressivi o mentalmente fragili.
“C’è un tema di tenuta psicosociale che dobbiamo tenere in considerazione – spiega Bezzon – qualche valvola di sfogo va tenuta”. Sulle ultime manovre il comandante non si sbilancia, ma vuole comunque mantenere alta l’attenzione. C’è il rischio che la pressione continui a salire e, non trovando valvole di sfogo, potrebbe scoppiare da un momento all’altro.
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