"Per quanto ci riguarda la nostra critica alle terapie psichiatriche non è critica alle scelte dei suoi pazienti volontari.
L'idea di essere malati e di avere bisogno di cure, non è diversa dall'idea di essere stati scelti da dio e di aver bisogno di un albero sul quale stare appolaiati. L'antipsichiatria rispetta queste idee e chi le formula, indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi può esprimere sulla psichiatria o sulla religione e dal fatto di riconoscerle o meno reali.
Da una parte e dall'altra, occorre che tutti smettiamo di pensare che
le scelte delle persone hanno senso solo se provano le verità che
abbiamo in testa. Il fatto che le persone rifiutino le terapie
psichiatriche non prova che esse non siano utili, così come il fatto che
le accettino non prova che lo siano. Analogamente, chi rifiuta queste
cure non prova di essere malato, cosi come chi le accetta non prova di
essere sano. Queste scelte mostrano solo ciò che un individuo,in un dato
momento, riesce, o può, prospettarsi o subire, come soluzioni ai
problemi che ha con o procura a se stesso e agli altri.
Accettare o rifiutare gli psicofarmaci possono essere ambedue scelte antipsichiatriche. In entrambi i casi la persona può cercare di trovare un senso a ciò che gli accade e cercare di affrontarlo. Non dobbiamo necessariamente condividere nessuna di queste scelte, non dobbiamo aspettarci che esse confermino o meno le nostre teorie, dobbiamo aiutare le persone, se lo chiedono, ad agire fino in fondo le loro scelte, a verificarle e a cambiarle, se occorre.
In questi casi, l'unico aiuto davvero necessario che possiamo dare è quello di smettere di tentare di farli ragionare e smettere di ragionare anche noi".
G. Bucalo "Mitologie antipsichiatriche" in "DIzionARIO antipsichiatrico. Esplorazioni e viaggio attraverso la follia"
Accettare o rifiutare gli psicofarmaci possono essere ambedue scelte antipsichiatriche. In entrambi i casi la persona può cercare di trovare un senso a ciò che gli accade e cercare di affrontarlo. Non dobbiamo necessariamente condividere nessuna di queste scelte, non dobbiamo aspettarci che esse confermino o meno le nostre teorie, dobbiamo aiutare le persone, se lo chiedono, ad agire fino in fondo le loro scelte, a verificarle e a cambiarle, se occorre.
In questi casi, l'unico aiuto davvero necessario che possiamo dare è quello di smettere di tentare di farli ragionare e smettere di ragionare anche noi".
G. Bucalo "Mitologie antipsichiatriche" in "DIzionARIO antipsichiatrico. Esplorazioni e viaggio attraverso la follia"
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