venerdì 6 settembre 2013

Mente e Bellezza.


Che io sappia, il Professor Ugo Morelli non si è mai occupato direttamente di psichiatria/antipsichiatria, ma le sue basi teoriche e i riferimenti costanti all'opera di Foucault e Bateson in primis non possono che portarci ad una considerazione del suo lavoro in una chiave di lettura critica del modello "medico" psichiatrico. Se ciò non è nell'intenzione dell'autore, me ne scuso in anticipo, ma trovo difficile fraintendere le sue parole:

"...la società è terrorizzata dal conflitto perchè lo percepisce esclusivamente come una minaccia. Oggi tutto deve essere pacificato e normalizzato, la verità deve essere unica come il pensiero. Il disaccordo e l'opposizione appaiono come un'anomalia da combattere sul piano individuale, come su quello sociale. E non è un caso che alla psichiatria si chieda sempre più spesso di intervenire, farmacologicamente, per far rientrare nei ranghi chi si sottrae alla norma collettiva."

Questo breve estratto da "Mente e Bellezza" ci riporta alla necessità di abbandonare un'ottica riduzionista e semplicistica del trattamento del disagio mentale. Come riportato più volte all'interno del testo, parlando di argomenti quali arte, politica e ironia, non è possibile ridurre "l'organizzazione" uomo (o mente) alla semplice addizione di parti separate perchè il totale non è uguale alla somma delle parti. Il valore aggiunto del rapporto tra persona e ambiente/società non può essere ricondotto ad una mera comunicazione fra cellule cerebrali o scambio di neurotrasmettitori di vario tipo. Questa base biologica di partenza deve essere obbligatoriamente legata e ricondotta ad una visione olistica dell'essere umano e alla comprensione interdisciplinare che superi un'ottica, del tutto artificiale, che tende solo a separare e catalogare. In questo solco, il nostro modo di intendere l'antipsichiatria non può che portarci al rifiuto di soluzioni semplicistiche quali il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Questa pratica infatti non dialoga con altre discipline e non ascolta ragioni esterne al proprio paradigma epistemologico, negando di fatto il conflitto, che col passare del tempo si rende sempre più palese.

Per maggiori informazioni sul Professor Morelli e le sue opere:

www.ugomorelli.eu

Buon weekend a tutti!
Veronika

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