mercoledì 10 aprile 2013

Equilibrium

Film del 2002, Equilibrium è passato inosservato a critica e pubblico...e in effetti non è un gran capolavoro! A metà fra action movie e fantapolitica, la pellicola si svolge in un mondo futuristico dove la terza guerra mondiale ha obbligato l'umanità a rivedere ancora una volta il suo modo di organizzarsi: siccome sono le emozioni e l'incontrollabilità a creare odio e guerra, allora è meglio eliminarle. Ecco allora una ipotetica società futura dove si bruciano le opere d'arte e i libri (qui il richiamo a Fahrenheit 451), un grande padre governa serenamente (e qui torna alla mente 1984) e le persone prendono in massa il farmaco che permette di non avere emozioni. E' questa la parte più interessante di un film godibile, ma non troppo riuscito: se tutti i "normali" sono liberi da poter provare un qualsiasi sentimento, allora come vedranno gli altri? Peccato solo che la metafora sul controllo psichiatrico non sia stata adeguatamente affrontata. Credo che il regista abbia affrontato la questione del controllo sociale da più punti di vista, ma senza approfondire, risultando così in alcune parti della sceneggiatura estremamente vago.
Vale comunque un plauso la citazione di Blade Runner, posta alla fine della pellicola, dove le esplosioni della città si riflettono nell'occhio del protagonista.


Veronika

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