martedì 14 luglio 2015

La testa fra i ceppi - Una poesia di Giorgio Antonucci


 
La testa fra i ceppi

li hanno modellati
per i pazzi

a forma
concava

sul modello del cranio

Certamente non possono
essere precisi

Ce ne vorrebbero
troppi

Ce ne vorrebbero
troppi

Ce ne vorrebbero
a molte dimensioni

Bisognerebbe tagliarli
con curvature
diverse

Non so se mi intendi
il nostro
lavoro
è un pò complicato

Però io non c’entro
sono
un semplice
sorvegliante

io faccio il mio mestiere

faccio il mio mestiere
e basta!

Ma anch’io ho una testa
per riflettere!

Anch’io
ho un’esperienza

Sono qui da vent’anni
e so
molte cose

Bisognerebbe tagliarli
con curvature
diverse

Non so se mi intendi
il nostro
lavoro
è un pò complicato

Si tratta
di matti!

La testa
capisci?

La povera
testa
malata!

Mi parlava
con aria competente
con atteggiamento da lunga esperienza
con qualche
sguardo
malizioso
con occhiate
d’intesa

La testa
capisci?

La povera
testa
malata!

Se vieni
ti porto
a vedere

ti porto
a vedere
Vincenza

“la nostra
bimbetta”

La chiamiamo così
in tono affettuoso
perchè ci fa pena

perchè l’abbiamo
accolta
qui
da bambina

aveva quattro anni

Ebbene è malata
è molto malata

ti porto a vedere
vedrai la sua cella

vedrai che è legata

La testa fra i ceppi
a capo del letto

E poi se la sleghi
(ci abbiamo provato!
ci abbiamo provato!)

ti guarda impaurita
(lo sai non capisce)

e cade per terra

e batte la fronte

e grida

e non parla

Mi ha detto il dottore
(un grande scienzato
un grande scienzato
che sa quasi tutto)

tenetela ferma!

perchè la slegate?

Ha male qui dentro
Ha male alla mente
Ha male al cervello

tenetela ferma
tenetela fissa!

Guardate il suo sguardo

Lo sguardo è smarrito

Ha male qui dentro
Ha male alla mente
Ha male al cervello

tenetela ferma
tenetela fissa!

La testa fra i ceppi.

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