sabato 28 febbraio 2015

Glaxo Smith Kline


All’inizio del 2012, il colosso farmaceutico GSK (Glaxo Smith Kline) è stato condannato da un tribunale aregentino ad una ridicola sanzione economica per aver sperimentato farmaci e vaccini, in diversi casi letali, su neonati figli di genitori analfabeti.
Dalle testimonianze di diversi operatori in servizio presso alcuni ospedali argentini, raccolte in seguito all’avvio dell’inchiesta, emerge come GSK reclutasse membri del personale medico affinché costringessero genitori analfabeti a firmare i moduli per il consenso alla sperimentazione sui propri figli.
La scelta di effettuare questi test letali in Argentina, dove almeno 14 neonati sono morti e degli effetti su un numero imprecisato di altri non si sa nulla, è stata probabilmente dettata dal fatto che negli Stati Uniti questo genere di sperimentazioni sugli umani sono illegali; di certo anche in Argentina la legge non consente esperimenti coatti su neonati, ma la condanna è stata certamente molto leggera: 400.000 pesos (circa 93.000 dollari), una sanzione irrisoria per il colosso farmaceutico.
I dipendenti degli ospedali pubblici che hanno scelto di testimoniare, raccontano come sin dal 2007, Glaxo Smith Kline abbia iniziato a reclutare personale medico con l’unico scopo di convincere genitori poveri e analfabeti, a firmare documenti apparentemente insignificanti, in cui si consentiva la sperimentazione di farmaci e vaccini potenzialmente letali sui propri figli. Una volta estorta la firma, i “pazienti” sparivano e venivano trasferiti in un’altra struttura supervisionata da personale medico della multinazionale farmaceutica
In quel periodo, la pediatra Ana Marchese era in servizio presso l’ospedale Eva Peron di Santiago del Estero. Nella sua testimonianza racconta: “Questi medici approfittavano di molti pazienti analfabeti che si recavano in ospedale per curare i propri figli, li pressavano e costringevano a firmare questi moduli di consenso di 28 pagine per inserire i bambini nei programmi di sperimentazione”.
Tuttora non si conosce il numero esatto di neonati, molti sotto l’anno di età, sui quali il personale medico di Glaxo Smith Kline ha sperimentato vaccini come il Gardasil e altri farmaci potenzialmente letali.
Alcune fonti parlano di oltre 15.000 bambini. “Certe cose non si possono fare negli Stati Uniti o in Europa, così vengono a farle nel terzo mondo” conclude Ana Marchese.
fonte: https://05msantifa.wordpress.com

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