lunedì 15 luglio 2013

Credere nel paranormale.





Mi sono appena imbattuta in un interessantissimo articolo di psychologytoday.com e voglio condividerlo con i "malati" che visitano costantemente questo blog.
Innanzitutto eccovi il link:
http://www.psychologytoday.com/blog/psychology-yesterday/201307/stop-making-sense

Riassumendo, nella prima parte del testo si afferma che le neuroscienze e le neuroimmagini (credo si riferiscano alla tanto idolatrata PET) hanno dimostrato che il cervello umano è predisposto biologicamente a credere nel sovrannaturale. Hanno scoperto un'altra volta l'acqua calda praticamente...ma la domanda a cui cercano di dare risposta è molto più interessante: "Perchè qualcuno ha delle visioni, delle allucinazioni, delle credenze più o meno mistiche e altri no? Perchè il mio vicino di casa è convinto di essere spiato dagli alieni, mentre io mi deprimo nella mia "normalità" di ateo disilluso?" La risposta è come al solito elegantemente scientifica. Il neuroscienziato Peter Brugger ci spiega che è colpa della dopamina: il mio vicino avrebbe un eccesso di dopamina, io invece ne sono quasi sicuramente carente. Ma allora possiamo fare una classifica di chi ha più o meno dopamina! Al primo posto chi potremmo mettere? Il papa, il mago di Benevento, l'equipe del programma televisivo "Mistero"...difficile decidere.
Ancora più elegante però l'aggiunta data dalla scrittrice Sharon Begley: "belief in the paranormal reflects normal brain activity carried to an extreme." ovvero "se credi in qualcosa di impossibile da dimostrare, è una normale attività del cervello, basta che la tua credenza non si spinga oltre certi livelli, non meglio specificati". Ricapitolando: posso credere che il vero dio sia un panda verde con le ali, posso costruire monumenti con la sua effige, diffondere il suo vangelo, dire che ha fatto dei miracoli, ma non posso vederlo o sentirlo "realmente" perchè in quel caso sarei pazzo...eh sì, non fa una piega...

Veronika

1 commento:

Anonimo ha detto...

FE-NO-ME-NA-LE!